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Questo libro è un inno all'amore metafisico, al quale ci si consacra per mezzo della reintegrazione degli opposti - attivo e passivo, maschile e femminile e del loro superamento. Nelle sue pagine si celebra l'amore spirituale, che vede amante e amata, agente e oggetto fondersi in un'unica figura archetipa, presente in ogni cultura umana: l'androgino, né uomo né donna, eppure uomo e donna al tempo stesso. Con un linguaggio visionario, talvolta oscuro, Joséphin Péladan restituisce l'archetipo, spogliandolo dei luoghi comuni e ne propone, attraverso una ricostruzione storica e culturale, le varie incarnazioni che ha assunto nel volgere dei secoli: da Achille, eroe leggendario cantato da Omero nell'Iliade, a Giovanna d'Arco, finita sul rogo e diventata icona della cristianità. Non è dato sapere se Péladan abbia mai creduto di riunire Teoria amorosa e Teoria plastica in un unico volume. Tuttavia, se affiancati questi due testi sull'androginia - qui insieme per la prima volta - dimostrano nei loro rispettivi contenuti una straordinaria reciprocità e danno forma a una dissertazione complessiva univoca e, nella sua sintesi, completa di una dottrina morale e di una teoria estetica.